25 Aprile, di Andrea Quadrani
Sono seduto sull’erba di una dolce collina, su un prato verde, un verde intenso, accecante per il riverbero del sole che investe le piante con incredibile voluttà. Davanti a me si snoda la strada principale, che scende dal paese e corre attraverso le colline e poi di là verso il mare. C’è abbastanza silenzio, se non fosse per il rumore di qualche motore che romba verso il mare. Tutti nella stessa direzione. Un improvviso pio pio alla mia sinistra, mi fa scorgere un gruppo di galline, che faticosamente cerca di superare il dislivello del terreno. Scavo nella memoria e trovo subito dopo un piccolo pezzo di pane, in una tasca del mio giaccone; lo sbriciolo e lo lancio in direzione dei pennuti. Una gallina più lesta delle altre raggiunge un pezzo più grosso, che era caduto più vicino a me e inizia a picchiettarlo per mangiarlo nel modo giusto. Mi rivolgo a lei chiedendole se anche loro erano state da poco liberate. Mi guarda come stordita e replica c...