La donna perfetta, di Andrea Quadrani

Madre esperta e gioviale. Libera nel suo sorriso e nel suo corpo perfetto. Ragione e intelletto netti e capaci. Errabonda ma precisa. Nuotatrice instancabile. Pedalatrice arrembante. Musa di un popolo di eletti. Freccia che segue il suo destino. Si muove in una città moderna e storica. Circondata dal lusso del sapere. Vivente. È la donna perfetta, la donna dei nostri giorni. Dominatrice di menti non pronte a resisterle. Sconsiderato è l’approccio. Sa come fare, è esperta ed infallibile. Conosce tutti i trucchi e li usa con saggezza. Il suo scopo è Il Suo Scopo. Non può fallire, la sua natura fallirebbe, il suo Io non lo sopporterebbe. Passate tante in arrivo altre. Lei pedala duro nella vita, in strada, nel magico mondo dell’irreale. I maschi la guardano, la leggono, la spiano, la giudicano, la amano. La temono. La ammirano. Cercano. Vogliono. Lei passa oltre e va, va oltre verso la vita vera. È perfetta per questo. Irraggiungibile per scelta e per velocità. Il corpo è veloce, la mente anche di più. A volte arriva prima il pensiero, la scrittura, la parola, del corpo. È un attimo in cui si scorge l’anima. Negli occhi si percepisce la fede, la voglia, il cercare. Poi il corpo arriva, la donna perfetta si assembla e continua il viaggio. Pedala pedala instancabile nel lavoro e nei sogni, con i figli e i fantasmi. Corre insieme a loro verso la terra perfetta. Ama circondarsi di oggetti e ombre. Utili allo scopo ed a lei. Usa tutto e non teme niente. Lei può farlo. Nessuno riesce come lei. Esitazioni mai. Letale è esitare. Mangia e gode. Beve e gode. Ride e gode. Deve godere, la perfezione e il piacere devono andare di pari passo. Non può essere solo corsa o nuotata o pedalata. Futuro, corse, piacere, rispetto e là in fondo la perfezione. Che si sposta lentamente che quindi è raggiungibile. La meta. Lei sa che ce la farà. Le altre anime anelano a qualcosa di simile, ma non certo a quello che riuscirà lei. La donna perfetta esiste, è tra noi, la vedete ogni giorno pedalare di blu, l’ho vista anch’io.