Il Sapiente e la tartaruga, di Andrea Quadrani
IL SAPIENTE E LA TARTARUGA
C'era una tartaruga
riflessiva e gioviale. Dopo aver camminato molto e stanca di giocare con le
solite amiche, decise un giorno, di lanciare una sfida al Sapiente della
foresta. Si presentò così davanti a Lui e lo salutò rispettosamente. Il grande
Sapiente era intento a schiacciare uno dei suoi pisolini più belli lungo la
riva di un fiume e lanciò una distratta occhiata alla tartaruga, per poi
salutarla anch’esso. La tartaruga lo informò che stava per essere sfidato a ‘singolar
tenzone’ e questo lo vide un po’ più interessato; si risvegliò completamente e
si mise ad ascoltare.
“Voi”, iniziò la
tartaruga, “credete di essere il più intelligente degli esseri della foresta,
eppure io dico che se facessimo una prova riuscirei a essere più intelligente
io!”. Il Sapiente divertito disse: "Ebbene se sei tanto sicura, proviamo!"
In men che non si dica il piazzale si riempì di animali d'ogni genere. Allora
il Sapiente si rivolse a tutti e disse: “Dovete pensare a una difficile domanda,
chi di noi due la risolverà, sarà il nuovo Sapiente”. Gli animali si guardarono
l’un l’altro e poi si misero in cerchio a confabulare. Dopo un po’, si levò dal
cerchio il gufo, che era stato scelto come portavoce. Si mise davanti ai due contendenti e dopo essersi schiarito la
voce disse: “Abbiamo la domanda. Chi la risolve, vince. La giuria siamo noi”. Arrivarono
due leprotti con lavagnetta e gessetti. Mentre uno teneva la lavagnetta,
l’altro scriveva. Finito, si spostarono e tutti, compresi i due contendenti, lessero
la domanda: Chi è il più astuto degli animali?
Il Sapiente disse
pronto: La tartaruga. Ogni
posto è la sua casa, cammina lentamente, mangia di tutto, è protetta dalla
corazza e vive fino a quattrocentocinquanta anni e più.
La tartaruga disse: tutti gli animali sono astuti, perché l’astuzia li aiuta a
sopravvivere ogni giorno.
Entrambi sicuri di
aver vinto, attesero il giudizio. Gli animali si riunirono di nuovo,
parlottarono animatamente e poi affidarono al gufo la risposta: “Avete
sbagliato entrambi. Il più astuto degli animali è quello che ancora non si è
fatto addomesticare dall’uomo”.
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