Domande, di Andrea Quadrani
Dopo aver
camminato per la città, mietendo medicine, lavoro e inviti, ho imboccato via San Francesco all’altezza di via del santo, direzione esterna. Sotto i portici
pochi metri avanti a me, una ragazza ed un ragazzo di circa venti anni a testa,
facevano la stessa strada mia. Ricciolino castano lui e mora capelli corti lei.
Fisici asciutti tutti e due. Jeans, scarpe ginniche e felpa entrambi; lui la
felpa la indossava, lei no. Stavano chiacchierando. Parlava lui soprattutto,
lei assentiva. Qualche parola mi giungeva alternata a rumori di calpestio e
rotolio.
- Perché nella
situazione in cui ci troviamo è normale che possan…..cadere certe situazioni,
non trovi?
Lei: - Sì
certo.
- Non ci si
può più nascondere die…….solite….fobie dietrologiche…..
- Eh beh…
- ….e poi non
vengano a dirci che le avvisaglie non….. siamo….fessi….
- Certo!
- Possibile
che la gente sia così apatica?
- Non tutti,
però…
Giunti
all’altezza della Guardiadifinanza, hanno avuto un momento di esitazione, anzi
l’ha avuto lui, perché lei decisa, l’ha preso con dolcezza per un braccio
dicendo:
- Dritti,
dritti di qua! E Lui:
- Giusto, non
possiamo deviare dalla strada intrapresa dalle generazioni…..ssate, che sperano
ancora….in noi, ti pare?
-Sì.
Io sempre
dietro. Senza volere ero sempre alla stessa distanza, e ascoltavo volentieri,
anche per distrarmi da tutti i miei pensieri. Avevo tentato poco prima, una
accelerazione e sorpasso, ma sarebbe stata troppa fatica, e poi la camminata
era piacevole.
Giunti al
quadrivio poco distante da pontecorvo, questa volta senza esitazione, dritti e
io pure. Direzioni uguali per ora. Sul ponte colpito da un leggero refolo e due
gocce due di pioggia, speravo almeno, vista la presenza di numerosi volatili
sopra di me, il suonatore di fisarmonica, per un attimo mi ha distratto, ma
subito dopo, ho continuato nel non voluto inseguimento. Le chiacchiere c’erano
ancora.
- …..il
gettito fiscale non può indurre…
La ragazza
questa volta, assentiva con la testa. Le domande erano pressoché continue e
sempre più toste. Un fiume in piena di politica e buoni sentimenti.
Quando, poco
distante dalla porta pontecorvo, lei si ferma, si gira verso di lui, che
intanto si era fermato anch’esso e gli fa, mentre passo loro accanto, non
potendo certo fermarmi dando adito ad incauti ascolti:
- Sì, son
d’accordo, ma Marco dimmi, quando è che scopiamo?
Ho percepito
l’assenza istantanea di fiato da tutto il Marco e con la coda dell’occhio ho
visto il ‘colpito e quasi affondato’. Sono ripartiti quasi subito in silenzio.
Non ero tanto avanti a loro quando ho sentito lui dire:
- E la Bce,
cosa vuole da noi la Bce?
Ragazzi...
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