M, di Andrea Quadrani

Zampetta il merletto verso la sua nuova casa. Vola e suda eccome. Perché sudano anche gli uccelli sapete. Nella città mossa dall’acqua che cade e lava il lavabile. Nello sporco giallo e marrone delle splendide foglie in terra. Nel canto acerbo delle sirene delle ambulanze. Nel volere e potere negli sguardi delle persone: alcuni bassi, alcuni alti, alcuni vuoti. Nella gentilezza lanciata come un sasso, che ti colpisce e non te lo aspetti e ridi anche di quel male così improvviso e così strano. Nelle ruote di bicicli di ogni tipo con anime di ogni tipo, che corrono e vogano, svelti svelti, che bello! Nello sguardo celeste di una ragazza, che ti conta le righe della mente e sorride sorride lei beata, della sua bellezza carnale.    

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