Una splendida nuotata, di Andrea Quadrani

Dopo una giornata meravigliosamente vissuta all’insegna della voglia di vivere, ho cercato in tutti i modi e vi assicuro mi sono proprio scervellato di terminare la giornata in modo degno.
A me piace molto nuotare, amo follemente l’acqua come elemento di vita; essere immerso in questo liquido fresco e contemporaneamente caldo mi piace e mi eccita allo stesso tempo. Mare, laghi, fiumi, piscine, in tutti questi luoghi mi sono immerso, in tutti ho nuotato, in tutti ho goduto; in tutti mi sono lasciato cullare dalla corrente o dall’immobilità; in tutti ho percepito la bellezza e l’amore per le cose belle, vere e persino magiche dell’esistenza.
Terminare una giornata di viaggio fisico e interiore attraverso il tempo con una nuotata era il mio sogno; il problema era sempre il dove. La sera sono pochi i luoghi dell’elezione liquida, per pascere il corpo; dopo vari pensieri e scelte (ah le scelte), ho trovato il modo, il dove, il quando. Non è stato molto semplice ma solo il pensiero mi appagava moltissimo. A casa una doccia, acqua sul mio corpo stanco, con l’acqua che rianima e risveglia e prepara; esco cosciente dell’imminente godimento; il cielo aiuta il mio stato d’animo liquido. Piove, ma non acqua bensì stranezza... non devo fare tanta strada, il luogo è vicino ed il momento anche. Eccolo finalmente, ecco il momento per terminare la giornata.
Sono solo, sono di fronte all’infinito.. il colore e il calore dell’acqua sono sensuali; sento che devo tuffarmi e goderne, ma al tempo stesso sono come trattenuto; non avevo mai visto un colore così: follia con varie tonalità, ammaliante, intenso, vergineo; a me pare, pare solo, che nessuno si sia tuffato come sto facendo io, in questo paradiso profondo; entro ed esco in continuazione e mi pare che in tutto questo movimento, un po’ di questo liquido meraviglioso, entri nella mia anima e la contamini con una forza tranquilla, profonda ed intensa. Era tempo che non provavo una sensazione così forte. Così forte, da essere tentato di non buttarmi ancora, ma così attraente, da buttarmi in continuazione. Un’esperienza che descrivo a fatica, ma che rivivo in continuazione e che non dimenticherò con facilità: l’essermi tuffato per tutta quel tempo senza fine, negli splendidi occhi azzurri acquamarina, di una donna radiosa.

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