Figure e Figuri, di Andrea Quadrani


Stasera riflettevo su due particolari figure di naviganti in feisbuk, che non solo vanno contro il mio modo di pensare, ma anche di essere; sono presenti anche nella vita reale, ma hanno meno possibilità di esprimersi e quindi di nuocere.

Sono: i ‘capitan òvvio’ e i precisini.

A prescindere sul perché si sia dentro il calderone di feisbuk e quali tipi di linea si adotti, sulle condivisioni dei propri post, tutto è perfettamente lecito; ognuno sul suo ‘muro’ scrive ciò che vuole; una anima però, che posta e che visita gli altri profili, scrivendo assolutamente tutto ciò che vuole, senza pensare alla netiquette o alla buona educazione, per me non è degna di attenzione; neanche della minima.

I ‘capitan òvvio’ sono quelli socialmente più deboli; scrivono ovvietà tanto ovvie da apparire spesso stridenti, o addirittura fastidiose; partono dal loro profilo, dove mietono decine di ‘mi piace’ e seguono l’onda del post anche in altri profili con commenti salaci e stupefacenti per ovvietà. Lo fanno probabilmente perché è la strada più facile per avere una marea di ‘like’, che pompino il loro Ego.

Qualche esempio che subito mi viene in mente: c’è un attentato? Scrivono: c’è stato un attentato; povere vittime, poveri feriti. C’è qualche arrestato o indagato tra i politici? Bisogna liberarsi dei ladri e tifare per le persone per bene. Qualcuno muore di freddo o di stenti? Bisogna aiutarli in qualche modo. I terremotati vivono ancora in tenda o roulotte? Non è giusto.

Come scrivevo prima, finché lo scrivono dalle parti loro, passi, ma quando si spostano, perdono la legittimità e si potrebbe bannarli senza pentimenti; spesso però quest’ultima azione, non viene eseguita per il quieto vivere e, in un certo qual modo, lo trovo giusto. Hanno trovato un ruolo che a loro pare serio, invece per gli altri appaiono esilaranti senza saperlo, e strappano solo sorrisi o commenti come: ‘ecco capitan ovvio’, scritti ironiccamente da altri ‘capitani òvvi’. Tutti contenti quindi. E via così.

I precisini sono decisamente i più fastidiosi; si dividono in due gruppi:

il primo annovera i peggiori, sono quelli che visitano il profilo di altri sempre, senza fare o scrivere mai nulla, fino a che non si scrive qualcosa di errato; allora zac, arrivano con un commento sferrato come una accetta e danno il loro contributo alla Verità.

Nel secondo esistono i precisini scientifici. Loro distruggono i post fatti con foto particolari, per sostenere poesie o campagne di vario tipo e quindi non retti proprio da basi solide; dimostrando però, poca ironia, poca poesia, poca delicatezza. Sia. Esistono anche loro e la difesa migliore è ignorarli.

Per la netiquette, i precisini tutti, dovrebbero condividersi il post nel loro ‘diario’ e lì, scriverci tutti i commenti che vogliono; è una operazione lunga però, che farebbe perdere loro del tempo prezioso, tempo da usare per un’altra lezione più in là.

Aveva proprio ragione il fu Eco, quando commentò l’esprimersi della popolazione del web.

Per fortuna sua non lo scrisse in feisbuk.

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