Felice, di Andrea Quadrani


In questo periodo sono felice. Dall’alba al tramonto. Per tutto. Mi è accaduto un giorno, così, folgorato, di rendermene conto appieno, e da allora pensando e meditando sui piccoli fatti di una giornata, lo sono sempre più. A volte mi fa felice uno solo di questi fatti. A volte sono alcuni sparsi. A volte sono in fila. A volte il primo e basta. A volte l’ultimo e pure. A volte tutti proprio tutti. Felice. Non riesco a non esserlo. È capitato così, e basta. Devo farmene una colpa? No. Ovvio. Scriverne è il meno. Ricordarli tutti è il più. Condividerli è il minimo. Viverli è legittimo. Elencarli è necessario, pure a me; non fosse altro per non dimenticarli quando servirà. E potrebbe accadere. 
Sono felice quando apro gli occhi alla mattina e mi scopro al caldo dentro un letto dentro una casa; sono felice per la lingua che mi lecca l’orecchio destro e la barba, lingua furbetta della cagnolina che vive in mia compagnia; sono felice perché posso alzarmi; sono felice per l’acqua calda che esce dai rubinetti nel bagno; sono felice perché posso muovere le braccia e lavarmi; sono felice per gli abiti che mi metto al posto del pigiama, che sono felice di possedere; sono felice per il profumo delle fette biscottate e della marmellata, che compongono parte della colazione; sono felice per il piacere che mi da il rumore del caffè che esce dalla macchinetta e per il liquido marrone-nero che poi degusto; sono felice di assaporare la colazione; sono felice di uscire fuori nella mia palestra giornaliera, fatta dalle passeggiate con la mia cagnetta; sono felice di respirare; sono felice di camminare; sono felice di avere quasi nessun soldo in tasca, in modo che il pensiero mi tenga con i piedi ben saldi a terra; sono felice per i sorrisi e i saluti, non scontati, delle persone che lavorano in panetteria, al supermercato, in banca, dal frutti-everdure-vendolo, in ospedale, nei vari uffici che frequento; sono felice per le medicine numerose che prendo, hanno la loro storia e la loro importanza anche esse; sono felice di avere tante anime amiche; sono felice di poter scrivere e tramutare in parole i miei mille pensieri; sono felice di avere avuto dei genitori, che con i loro pregi limiti e difetti, mi hanno amato; sono felice per avere degli zii, delle cugine e dei cugini meravigliosi; sono felice per aver avuto dei grandi nonni; sono felice quando vado a trovare i vivi e i morti; sono felice dei numerosi specialisti che mi seguono; sono felice per le loro parole e i loro fatti; sono felice di aver conosciuto tante anime buone, lavoratrici, simpatiche, pazze; sono felice di aver vissuto insieme alle anime amiche passate alla luce al di là della vita; sono felice di credere che ci sia la luce, là come qua; sono felice per la luce che ora mi permette di poter scrivere; sono felice di avere gli strumenti per farlo; sono felice per avere un telefonino, pur se di antico modello; sono felice di sapermi e potermi preparare da mangiare; sono felice di poter bere ogni tanto qualche bicchiere di ottimo vino; sono felice per i lavori che ho fatto; sono felice per le automobili che ho guidato e per la marea di chilometri che ho percorso con esse, due milioni e passa, e per le tante situazioni che mi hanno portato a vivere; sono felice per quello che sto facendo e farò; sono felice di abitare in una via insieme ad anime variopinte; sono felice quando piove e quando c’è il sole; sono felice per avere tanti problemi, senza, non avrei capito tante cose; sono felice per i buoni Gin&Tonic che mi preparo ogni tanto la sera, bevande dai molti perché; sono felice per il gran caldo e, tra poco, per il gran freddo; sono felice quando la mia cagnetta appoggia la sua testolina sul mio braccio, e si addormenta, e respira, e sogna; sono felice per la sua presenza gioviale e prodigiosa; sono felice di poter vedere qualcosa alla sera che mi illumini e che mi faccia pensare; sono felice di poter ascoltare la musica; sono felice per gli ultimi pensieri che girano in testa prima di addormentarmi; sono felice per un naso umido e una coda che si agita come buonanotte; sono felice di sognare; sono felice di essere io, così.



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