Creazione, di Andrea Quadrani
Parlo con le
mie mani, parlo con le mie mani in continuazione; le invoco per ogni mia
decisione; le interpello per ogni mio dubbio; decisioni e dubbi sono spesso
amici nel mio cammino, amici con i quali condividere il mio destino. Ho bisogno
delle mie mani, ho bisogno del loro aiuto, del loro pensiero, del loro spirito,
della loro anima che muove ed a tratti ispira il mio agire. L’importanza del
rapporto con le mani, delle mani, in ogni mio passo verso il traguardo che mi
pongo ogni giorno: verso l’alto verso il basso verso destra o sinistra, ovunque
lo imponga lo spirito della giornata; ovunque il mio sguardo si fermi, ovunque
vaghi la memoria delle cose fattedafaredacreare; ovunque il mio io ponga
paletti e distinzioni. le mie mani mi ascoltano, ascoltano ciò che dico,
ascoltano ciò che guardo, ascoltano ciò che penso, a volte prevengono le mie
intenzioni e veleggiano sicure verso il largo di spazi mai esplorati. Le guardo
agire; sono stupefatto, ma mai dubbioso dei loro movimenti; allenate ed oliate
da innumerevoli attaccamenti al lavoro; indefesse e lungimiranti nel loro
cammino con me; a volte umili, a volte altezzose; non mi aspettano, partono e
si scatenano in danze e balli sempre più travolgenti. Pongo limiti alle mie
mani, per me e per esse, non voglia alcuno che le mie mani partano e non
tornino più; potrebbe essere il loro destino, ma il loro destino è già scritto
dalle situazioni che esse stesse hanno contribuito a creare. Partecipi di
qualcosa, non sempre avviene; non sempre è facile; spesso anzi la paura e la
fatica si avvertono in alcune loro contestazioni; la resistenza, la forza e la
follia devono aiutare le mani e me nell’ardore verso. Verso il pensiero e verso
l’ignoto, non proprio ignoto per la verità, ma profondo e periglioso e dunque
spesso veritiero. Amo le mie mani; per tutto e per tutti; l’amore intenso ed a
volte caloroso si sprigiona in continuazione in un amplesso continuo e
circolare di molti movimenti, di molti pensieri. Le mie mani lo sanno; loro lo
sanno che tutto ciò colpirà il pensiero di molti; la vista di molti; il tatto
di molti; l’agire di molti; lo sanno e proprio per questo continuano con me a
vagare.
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