Diario Di Bordo Di Una Vacanza Pazzesca - Scalea 1986, di Andrea Quadrani



Testo originale    Scalea Agosto 1986

Sedici giorni di Pura Follia

I°_giorno

Calabria: il viaggio per fortuna è terminato. La macchina di Cesare (per la cronaca una GOLF GL tipo vecchio) da Roma in giù rifiutava la strada preferendola a dell’ottima acqua minerale, non importa se più o meno di marca. Stanchi e distrutti dopo 13, dico 13, ore di viaggio siamo arrivati a Scalea intorno alle 23.30 trovando una temperatura mite (circa 35°) e un’umidità nulla (circa 90%).
Abbiamo così capito che le vacanze avrebbero avuto due note dominanti: il caldo e l’acqua minerale, gasata chiaramente. Il più eccezionale bevitore si è subito dimostrato Il Conte che ha ingurgitato 7 litri di acqua minerale Ferrarelle da solo il I° giorno. Salute Conte!
La maggior parte della gente è del nord e il traffico è tranquillo e scorrevole. Ma chi ci crede?!!?!?!?
Tutto in ogni caso fa pensare a una bella vacanza, o no?

II°_giorno

Oggi alle ore 09.00 circa sono arrivati i due viaggiatori del lunedì. Freschi, riposati e di aspetto eccezionale, sono scesi dal poderoso “locale” che li aveva prelevati a Sapri. La scena, Dio mio, è stata filmata e passerà alla storia; ma dove?!?
Francesco il più normale e sveglio dei due camminava a zig-zag, non per evitare le tre persone presenti sulla banchina, ma trasportato dal sonno e dal peso dei bagagli. Rosso in viso, forse per il vino, diceva frasi senza senso né colore. Il corpo era tutto scosso da un tremito per la lunga dormita e dagli occhi partivano strani colori e strane occhiate.
Stefano era uno spettacolo: bianco a pois rossi (il buon viaggio datogli dagli insetti padovani), vagava per il binario facendomi ricordare, con quel suo sguardo particolare e quel suo atteggiamento del viso, un noto video di Michael Jackson. Almeno lui non parlava. Speriamo che si ambientino presto.

III°_giorno

Il nostro passatempo preferito è: bere acqua e prendere il sole il giorno. Bere acqua e guardare gli altri la sera.

IV°_giorno

Vedi nota del giorno precedente.

V°_GIORNO

Oggi finalmente è il gran giorno: si esce in gommone. Io collaboro per quello che mi riesce (la mia stazza mi permette pochi movimenti), alla messa a punto del natante. Il motore, lo scafo, il motore di riserva e i documenti. C’è un piccolo particolare non messo in conto: oggi è Ferragosto e c’è la Finanza e alla barchetta di Cesare purtroppo manca un sacco di roba e così dopo due giorni di rimandi e rifiuti, si rimanda ancora a domani, peccato! Domani sarà il vero gran giorno.

VI°_giorno

Oggi verso le undici usciamo in gommone. Cesare subito dimostra che la velocità è il suo forte; per fortuna siamo troppo pesanti per le alte velocità e così si limita a rapide e quasi innocue accelerazioni. Ci ha portato in una splendida insenatura con l’acqua limpidissima ed eccitante. Il Conte è l’unico che tarda a entrare nell’acqua profonda, perché dice:
“Ho paura per motivi psicologici”.
Allora l’abbiamo preso e tirato in acqua e i motivi psicologici sono spariti. Ed alla sera tutti in discoteca a Praia A Mare.
Ritorno alle ore 3.30.

VII°_giorno

Oggi, domenica, c’è un caldo bestiale più che mai. I super-nerissimi Fabrizio, Francesco e Il Conte sono in spiaggia ad irrorare le loro giovani cellule di questo fantastico sole; il mare e la giornata come al solito sono fantastici e rilassanti.
A pranzo nessuno ha mangiato per prepararsi meglio alla cena. Siamo, infatti, stati invitati dai nostri vicini, amici di Cesare, e ora anche amici nostri.
Domani arriveranno altre ragazze.
La messa è stata di una libidine unica: non si capiva una sega, per parlare bene. Un po’ perché gli indigeni non si facevano capire. Un po’ perché i microfoni avevano uno scarso, sistema di diffusione: il suono si propagava verso l’altare!?! Forse per fare le cose in intimità.
La cena ha tirato su tutti, sia moralmente sia (…). Il cibo era buono e la compagnia pure.  Stefano è riuscito a dire ben dieci parole (non di fila), tra ‘mah’ e ‘non saprei’. Fabrizio sparava le sue e Il Conte lo sfotteva senza ritegno. Tutti gli altri, me compreso, parlottavano del più e del meno. Arrivederci.

VIII°_giorno

Oggi siamo usciti in gommone con Giò e Francesca + il ‘mezzo marinaio’ Vito. Il viaggio è stato in parte funestato da Stefano che si è sentito male. Strano però, ora che ci penso, quando sta male, parla di più. Il malore di Stefano in compenso ci ha fatto evitare, per un pelo, la G.d.F. che ci aspettava al varco davanti alla spiaggia scaleana. Quando si dice che tutti i mali…
La sera siamo andati in un bar del lungomare a bere ed a chiacchierare con Francesca e Giovanna. Poi siamo andati a mangiare un gelato e a sentire un po’ di musica in centro. Lì abbiamo fatto un particolare incontro con due ragazze. Lucilla de Rose figlia del proprietario dell’omonimo albergo e una sua amica bresciana, Cristina. Tutte e due abbastanza simpatiche, la prima era un condensato di alta classe, simpatica e strana; studia a Roma scienze politiche, (con somma felicità di Fabrizio preso in giro da tutti per la facilità della sua facoltà), odia i milanesi ed è calabrese verace, abita infatti a Castrovillari. L’altra, Cristina, bresciana, è dotata di un espansionismo fuori dal comune. Vergine di segno zodiacale, ma non di fatto, spara una cazzata dietro l’altra. Per me e per Stefano è anche stupida, ma gli altri la filano. Beh! Si vedrà domani sera cosa accadrà.

IX°_giorno

Oggi la giornata è passata quasi del tutto velocemente (sono adesso le 19). Siamo, o è meglio dire sono (gli altri), stati in spiaggia tutto il giorno. Io ho preferito starci un pochino solo nella mattinata, facendo anche un bel bagno.
Ipotesi per stasera? Nessuna!
Forse discoteca, ma non per me. Io la odio!?!
Alle ore 22.00 siamo andati all’albergo De Rose a prendere Lucilla e Cristina. Dopo un breve giro panoramico dell’albergo, molto bello veramente, siamo andati a fare un giro in centro a piedi e poi un giro con la bicicletta a quattro posti, (un’idea della bresciana) e poi un bel gelato alla Playa, una notissima gelateria di Scalea City.
Il giro in bicicletta è stato disastroso con addirittura qualche tamponamento. Nel complesso però niente di strano. Il gelato alla Playa era buono come sempre. Francesco ‘cuoco’ ha bevuto un cocktail a base di Champagne, poi dice che non ha mai soldi!

X_GIORNO

Secondo me il gommone non lo usiamo più: il mare è mosso e sembra che lo rimarrà per molto. La mattina la passiamo in spiaggia e il pomeriggio pure. La sera in compagnia di tre ragazze, della Francesca e di un “grande” ingegnere, andiamo a mangiare la pizza al Ristorante Pizzeria Il Corsaro. Io oltre la pizza prendo anche delle cozze nere abbastanza buone e a buon mercato (15000 lire). Dopo un salto in centro con la solita consuetudine del gelato, via a nanna questa volta molto presto: 1.00

XI_GIORNO

La scorsa notte è successo di tutto: Cesare e Il Conte si sono svegliati alle 04.30, uno per bere (chissà chi) ed uno per fotografare le varie fasi dell’alba. Tutti e due sono stati svegliati dal mare mosso, che tra parentesi, ha svegliato pure me. Alle 06.00 di mattina nonostante il fatto che tutti dormono, sento qualcuno che parla; quasi alla stessa ora Stefano sente qualcuno discorrere sulle pecore. Evidentemente la birra, il vino ed il Porto, hanno fatto il loro effetto.
La giornata l’abbiamo passata come ieri.
In serata andremo in discoteca con una marea di ragazze allo SHARK di Scalea; vedremo un po’. Ritorno alle 1.00
In compenso io mi prendo una bella influenza e conoscendomi sono ormai sicuro che le mie vacanze sono finite.

XII_GIORNO

Anche oggi peggio di ieri, l’influenza continua a martoriarmi. Mi sento proprio malissimo, ma, dopo aver preso la pastiglia di BACTRIM datami da HERR DOCTOR Francesco mi sento già un po’ meglio. E’ quasi un giorno che non mangio per mancanza di appetito. Spero di potermi rimettere a posto per domani o Domenica. Gli altri sono in spiaggia a divertirsi, beati loro!
La sera la cena per le ragazze è riuscita benissimo:
Il menù:
- gnocchi al sugo              sfatti
- pollo arrosto                bruciato
- patatine fritte              crude
- pomodori                     acerbi
- dolci                        buoni (li hanno portati le ragazze).
E poi tutti in spiaggia per il falò.
Cesare con un exploit dei suoi fa anche un bel bagno di mezzanotte.

XIII_GIORNO

Oggi giorno di lutto:
PARTE
IL
CUOCO (SCATENATO)
IL
DOTTORE (PAZZO)
IL
CONFIDENTE (MAFIOSO)
E tutti sono contenti!!!
Unico inconveniente il treno arriva con un’ora di ritardo.

XIV_GIORNO

La Domenica è passata bene o male senza inconvenienti di sorta proprio come il III° e IV° giorno (Vedi).

XV_GIORNO

Oggi siamo andati a fare un giro a MARATEA-SAPRI e ritorno. I posti sono veramente fantastici degni del mio ritorno che sicuramente avverrà. Il mare è pulitissimo e calmo, la costa è di una bellezza unica; ricca d’insenature, baie, spiagge, grotte.
La sera al ritorno tutti! in discoteca con ritorno mattiniero e …… arrivederci all’ultimo giorno.
P.S. come in ogni partenza domani sarà il giorno più triste, quello degli addii. Lo scambio degli indirizzi solleverà la speranza, che è di tutti, di potersi un giorno ritrovare. Meglio comunque per tutti ritornare, calandosi completamente nella realtà di tutti i giorni: del lavoro e delle altre amicizie. Poi fra un anno si vedrà: possono accadere tante cose. Il ricordo sarà in ogni modo sempre vivo nei nostri cuori, grazie per le meravigliose giornate passate e un caloroso arrivederci.

XVI_GIORNO

Il giorno passa abbastanza normale: Cesare è un po’ ammalato e non vuole farlo sapere ai suoi genitori che invece riescono a saperlo con l’aiuto di Stefano.
Stefano nei panni del Lancillotto riesce a far fuori una signora sulla scalinata per la spiaggia con il palo dell’ombrellone e per fortuna, di Stefano naturalmente, la signora non reagisce.
Si apprende da fonte sicura che Francesco, mancato il viaggio in Costa Azzurra, vuole riparare con il Convegno MEG a Tocco (mi fa sempre effetto quel nome). E non sa il tapino quanto lo prenderemo in giro. Io faccio l’ultimo bagno della stagione in un’acqua splendida. E alla sera tutti all “Playa” per l’ultimo bel gelato.

Grazie E Arrivederci.

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