Il treno, di Andrea Quadrani

Ecco si intravede lontano
uno sbuffo, un altro, un altro ancora
si avvicina
il cuore batte, forte
lo sento in gola
tum, tum, tum,
tuuuu, tuuuu, tuuuu,
un fischio lontano
si avvicina
sono bella, sto bene?
Uno specchio, il mio Io per uno specchio,
corre veloce
sferraglia
sudore dalle mani
tuuu, tuuu, tuuu,
un altro fischio e,
ecco la locomotiva e,
appresso molte vetture
che si svelano
nella curva mentre il treno freme.
Ho freddo, ho caldo;
tremo.
Il convoglio mi passa davanti
sono avvolta dal vapore,
dalla nebbia
l’ho visto, l’ho visto!
Non era lui.
Eccolo, eccolo!
Ancora no
ma dov’è, dov’è, dove è …
Mi sveglio di soprassalto
sono sudata, che emozione;
che ore sono?
Ci siamo quasi
ora mi preparo
a percorrere la strada
verso di lui
verso il mio amore


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