La Stella, di Andrea Quadrani
Auguri per i tuoi cinquanta anni Roberto!
Sei
passato come
una
cometa
nel
cielo del mio cammino,
segnandolo
e
facendomi
felice,
penso
ai
mille e mille
momenti
passati
assieme
tu
con
la tua
sottile
ironia
e
umile
intelligenza
e
tristezza
nascosta
che
hai
insegnato
e
condiviso,
perché
anche
con
quelle si Vive.
Ora
è
notte fonda
sono
appoggiato
alla
ringhiera
del
terrazzo
e
anche
dei
ricordi
guardo
una
stella abbastanza luminosa da essere goduta
sei
Tu,
che
chi
ci ha preceduto
si
tramuta
in
stella,
non
lo sapete?
Non
Lo sentite?
Ti
guardo
e
sono
egoisticamente
triste
e
piango
e
mi
logoro di domande
che
so
inutili
ormai,
ma
sono
un Uomo
e
faccio
il
mio dovere di essere (un) umano,
non
toglietemi
queste
lacrime
servono
anch’esse
a
irrigare
a
far
crescere.
Questa
notte
gusto
Tu
stella
e
come
sei adesso
ti
gusto
e
ti
ammiro,
poi
mi
distendo
sul
letto
con
ancora
in
me
e
d’attorno
a
me
immagini
e profumi
risate
e visioni
rumori
e …
di
te
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