Avventure


Qualche sera fa, ero impegnato nella solita attività post tramonto: rialzare le sempre utili veneziane e rientrare lesto in casa al fresco, prima che le simpatiche succhia sangue non planassero su di me.  
Quando uno dei tanti gatti semi randagi della zona ha fatto la sua comparsa nel campo visivo mio, ma soprattutto in quello della Molly (la quadrupeda con cui divido lo spazio vitale).  
Ovviamente Molly ha iniziato a saltellare e ululare perché voleva uscire a saldare i conti col felino; mentre io, fuori, in pantaloncini corti e torso nudo, cercavo di tenere lontane le zanzarine malefiche.  
La porta finestra era socchiusa e Molly, continuava a premere per uscire; io a spingere per impedirglielo; quando con un balzo è saltata sulla maniglia, e, zac, l’ha abbassata! Per un minimo attimo sono rimasto interdetto, e con me, immagino anche Molly. Poi ho realizzato: la cagnetta mi aveva chiuso fuori in terrazza, al buio, in mutande praticamente, senza cellulare, senza chiavi, con le amiche zanzare gongolanti, sudato più di una bestia per la serata umidiccia.  
Ho attirato l’attenzione della vicina e col suo aiuto ho cercato, comicamente, i modi più disparati per rientrare. Tutti vani.  
Ovviamente col trambusto, strano vista l’ora, molte anime vicine hanno iniziato a venire vicino casa (abito al primo piano), e, ognuna, a dare la propria opinione su come uscirne.   
L’unico numero di telefono che ricordavo a memoria, era di miei amici in possesso di copia delle mie chiavi di casa. Era fatta! Potevo essere presto liberato. Col telefono della vicina di cui sopra, gentilmente prestato, ho provato ripetutamente a chiamare; si sentivano suoni strani e poi cadeva la linea; una, due, tre e più volte. Poi abbiamo desistito, mentre io sacramentavo in lingue sconosciute anche a me.  
Ho saputo poi che, proprio quella sera, la linea aveva problemi!!!  
Ormai sudato oltre ogni immaginazione, mangiato in un sacco di punti dalle zanzare, agitato per tutti quelli che erano là e vaneggiavano aiuti persino dai marziani (!), di concerto con la saggia vicina, abbiamo optato per l’aiuto principe: i Pompieri.  
La telefonata al 115 è stata parecchio comica; chissà infatti quante deve averne sentite l’anima al telefono, perché mi ha molto tranquillizzato dicendomi anche che sarebbero arrivati presto.  
Infatti, poco dopo, è arrivato un camion dei Pompieri con tre leste anime.  
Dopo aver inquadrato il problema, smontando la finestra, hanno alzato la maniglia e mi hanno riconsegnato al mio spazio vitale.  
Ringrazio pubblicamente i Pompieri per la professionalità e simpatia utilizzate.  
E la Molly? Eehh la Molly… la Molly…

Commenti

Post più popolari